Nella realtà la determinazione sia delle tensioni di lavoro, che delle resistenze dei materiali (ottenute sulla base di risultati sperimentali) sono affette da incertezze. Tali incertezze sono principalmente collegate alla definizione dei carichi esterni, alle scelte di modellazione della struttura ed alla presenza di possibili difetti nei materiali. A tal fine si introduce quindi un metodo di verifica basato sulla tensione ammissibile, ottenuta come rapporto fra la tensione di snervamento (o rottura) ed un coefficiente di sicurezza (> 1) del materiale. I valori delle tensioni ammissibili sono stabiliti, in funzione del materiale dalle normative che regolano il progetto, l'esecuzione ed il collaudo delle costruzioni.
La generalizzazione della verifica di sicurezza al caso di stati tensionali più complessi avviene mediante l'introduzione del concetto di tensione ideale (od equivalente), cioè: determinato lo stato di tensione in un punto, si procede alla definizione di uno stato di sollecitazione monoassiale equivalente, caratterizzato da un opportuno valore della tensione ideale. Pertanto la verifica consisterà nel dover confrontare la tensione ideale con la tensione ammissibile.
Per ulteriori chiarimenti consultare il capitolo 15 (Scienza delle costruzioni) del IV volume del Manuale Cremonese di MECCANICA Parte Specialistica.